Letterina di Natale

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Di laRegione

Cari Gesù Bambino e Babbo Natale, non lo so mica se quest’anno sono stato buono. Mi sa che sono stati più buoni tutti i collaboratori che settimana dopo settimana hanno permesso di portare Ticino7 ai nostri lettori. Quelli che ci scrivono sopra, certo. Ma anche quelli che lo impaginano, lo curano, lo correggono, lo stampano, lo promuovono. È stata una bella scommessa, dato che con l’uscita del Corriere del Ticino abbiamo dovuto affrontare una situazione onestamente non facile. Fortuna che Giancarlo ha accettato la sfida e ha continuato a coordinare tutti. Fortuna che Alba lo ha coadiuvato con la sua proverbiale pazienza e che i colleghi ci hanno aiutato a togliere le castagne dal fuoco. Fortuna che nel corso dell’anno si sono aggiunte nuove penne e nuove teste, che insieme ai veterani del mestiere hanno raccontato un Ticino spesso unico e inconsueto. E peccato davvero che la collaborazione col Giornale del Popolo sia durata il tempo d’un respiro: ci avevamo preso gusto a lavorare con Francesca e Claudio. Chissà se ai lettori piace questo «nuovo» Ticino7. I dati ci rassicurano, però tante volte questo mestiere ha qualcosa in comune col destino del naufrago: metti messaggi nelle bottiglie, ma chissà poi dove vanno a finire e chi li leggerà. Di sicuro vogliamo migliorare ancora, imparare a essere sempre più originali e attenti al nostro territorio. Continueremo a lavorarci, ci mancherebbe. Comunque, carissimi, se vi va di portarci pure un regalo, vorremmo tanto la pace nel mondo. Ma ci accontentiamo d’un paio di calzini.

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