Il pezzo di carta

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Di laRegione

Scucire qualche migliaio di franchi e regalare ai propri figli una maturità liceale parrebbe cosa grave. E lo è. Ma se ci sono genitori convinti che quel «pezzo di carta» serva ai ragazzi per passare da un posteggio scolastico a un altro, la cosa si fa ancora più preoccupante. Vuoi vedere che anche all’università tesi e tesine si possono acquistare?La risposta è naturalmente sì. In un articolo apparso su La Repubblica lo scorso giugno («La tesi si compra già scritta») ecco la conferma: «(…) per una tesi da 100/150 pagine si pagano in media 1’500 euro. Meglio se in contanti, per evitare di lasciare tracce», si legge in un contributo della giornalista Giulia Argenti, che ha ricostruito tutti i passi che uno studente può percorrere per farsi scrivere la tesi di laurea, dalla ricerca online all’incontro finale in un bar.Come è stato sostenuto da più parti in occasione del recente affaraccio che ha coinvolto un istituto privato del Luganese, la spintarella fatta per amore dei pargoli (si sa…) in verità aiuta solo il malaffare. I benefici infatti, a stretto giro di denaro, rendono felice chi nel losco ci sguazza, ovvero organizzazioni poco trasparenti in grado di soddisfare genitori senza scrupoli e studenti evidentemente svogliati o poco preparati. Se quel «pezzo di carta» una volta comprato uno lo facesse vedere agli amici, la farsa finirebbe lì. Purtroppo, con le credenziali farlocche – dall’attestato di capacità svizzero pagato 10 franchi al Bachelor a meno di 200 franchi; si veda instantdegrees.com – spesso si aprono studi, agenzie, uffici di consulenza e si fa carriera. Fate voi.

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